La libertà non è della persona ma dalla persona
Jean Klein
Queesta affermazione del grande Jean Klein, maestro tantrico raffinato e libero, sembra ribaltare il concetto più comune di libertà, che spesso percepiamo come un “possesso”, qualcosa che possiamo ottenere o rivendicare come nostro diritto. Ma questa idea ci porta a vivere in una costante ricerca esterna, vincolata da desideri, paure e condizionamenti.
Quando invece comprendiamo che la vera libertà è dalla persona, capiamo che si tratta di un processo di liberazione dai condizionamenti interiori, dalle identità che crediamo di dover incarnare, dalle aspettative che ci impongono dall’esterno e persino dai nostri schemi mentali limitanti. La persona, intesa come l’insieme di ciò che crediamo di essere, con tutte le sue storie, convinzioni e attaccamenti, diventa spesso la prigione in cui ci chiudiamo.
Essere liberi dalla persona significa andare oltre questi confini autoimposti. Significa osservare con distacco i ruoli, le etichette e le maschere che indossiamo nella vita quotidiana. Significa riconoscere che la vera libertà non dipende dalle circostanze esterne, ma dalla capacità di lasciar andare l’attaccamento a un’immagine fissa di sé.
È una libertà che non può essere conquistata, ma solo scoperta dentro di noi, attraverso un processo di consapevolezza e risveglio interiore. Essere liberi dalla persona significa vivere nell’essere e non nel fare, nell’adesso e non nel passato o nel futuro. È la libertà di essere senza doversi definire, di esistere senza dover dimostrare.
In questo senso, la libertà diventa una condizione naturale dell’esistenza, quando smettiamo di identificarci esclusivamente con l’ego e i suoi infiniti desideri. Non è un possesso, ma una liberazione: la libertà dalla persona ci permette di fluire con la vita, senza costrizioni, senza gabbie mentali. Solo così possiamo scoprire che la vera libertà è già dentro di noi, in uno stato di pura presenza e consapevolezza.
Nel saggio Diventare nessuno. La ricetta della libertà interiore, Malcolm Bilotta esplora il concetto profondo di liberazione interiore attraverso il superamento dell’ego e dell’identità individuale. L’opera attinge a insegnamenti spirituali, filosofici e psicologici per dimostrare che il processo di “diventare nessuno” non implica la perdita di sé, ma la liberazione dai condizionamenti dell’ego che alimentano sofferenza, attaccamento e illusioni.
L’autore invita il lettore a mettere in discussione l’importanza dell’immagine di sé e del successo esteriore, mostrando come tali costruzioni siano alla base di ansia e insoddisfazione. Attraverso la pratica della consapevolezza, della meditazione e della presenza, il libro offre una guida per abbandonare le identificazioni limitanti e riscoprire uno stato di libertà autentica, radicato nel presente.
Il saggio si concentra sull’idea che, solo abbracciando la semplicità e l’umiltà del “non essere”, è possibile vivere una vita più piena, in armonia con sé stessi e con il mondo. Questa “ricetta” di libertà interiore si fonda sul distacco dalle aspettative, dall’approvazione esterna e dal bisogno di controllo, aprendo la via a una pace profonda e duratura.
Attraverso riflessioni pratiche e teoriche, Diventare nessuno ispira il lettore a intraprendere un viaggio di trasformazione interiore, dove la vera libertà risiede nel non essere definito da alcuna etichetta o ruolo, ma semplicemente nell’essere.
…prossima uscita…