Smetti di volere ed inizia a vivere

🗝️ Smetti di Volere e Inizia a Vivere

Spesso ci troviamo a inseguire desideri e obiettivi, convinti che sia ciò che facciamo a dare significato alla nostra vita. Ma ti sei mai chiesto se tutto questo volere continuo ti porta davvero la felicità? 🌿 La verità è che ciò che fai è di secondaria importanza rispetto a come lo fai. L’essenza della vita non sta nell’accumulo di esperienze, oggetti o successi, ma nella capacità di essere presenti e di vivere in armonia con il momento presente.

L’universo, che è un grande maestro, ci insegna che tutto segue un flusso di creazione e distruzione. Se osservi la natura, noterai che ogni cosa è parte di un ciclo, una danza cosmica dove la nascita e la morte convivono costantemente. Ogni forma di vita partecipa a questo gioco, e così facciamo anche noi, spesso senza accorgercene. Viviamo credendo che la felicità sia nel raggiungere sempre più obiettivi, nell’ottenere ciò che desideriamo. Ma se ti fermi un attimo e ti chiedi cosa succederebbe se non ci fosse mai nessuna sfida, nessun conflitto, nessuna difficoltà, ti accorgerai che la vita perderebbe colore. 🌈

Immagina un film in cui non succede nulla, dove tutto è piatto, senza emozioni o sorprese. Quanto durerebbe prima di annoiarti? La verità è che le sfide sono parte integrante del gioco della vita e ci aiutano a evolvere. Eppure, il segreto non sta nel cercare di evitare queste sfide o nel superarle con un senso di costante urgenza, ma nell’imparare a viverle consapevolmente, mantenendo un profondo contatto con la nostra essenza interiore.

La complessità della vita moderna, con le sue infinite richieste, ci allontana da questa essenza. Viviamo immersi in una rete fitta di ruoli sociali, aspettative, e obblighi che ci separano sempre di più da noi stessi. Ma come l’albero che cresce troppo velocemente rischia di crollare sotto il peso dei suoi rami, anche noi rischiamo di cadere se non torniamo regolarmente a noi stessi, a quel punto di pace interiore che ci dà equilibrio e forza.

💡 Essere presenti significa proprio questo: tornare a contatto con il proprio centro, ascoltarsi e riconoscere ciò che ci abita in profondità. Non siamo ciò che facciamo, ciò che possediamo o i nostri successi. Siamo molto di più, siamo quella coscienza che, quando riscoperta, ci permette di vivere in modo autentico. Quando siamo connessi con questa fonte interiore, tutto ciò che facciamo si trasforma. Ogni azione diventa un atto di creazione consapevole, non più guidato dal desiderio egoico di volere di più, ma dalla gioia di essere in armonia con la vita stessa.

La società moderna, con le sue continue pressioni, ci spinge costantemente a volere sempre di più: più oggetti, più relazioni, più successo. Ma questo incessante desiderio ci allontana dalla vera soddisfazione. Ogni desiderio, infatti, non è altro che un trampolino verso un altro desiderio, in un ciclo senza fine che ci lascia costantemente insoddisfatti. Quello che pochi capiscono è che l’unico vero scopo del desiderio è estinguersi.

🎯 Quando realizzi questo, ti si aprono due strade: puoi continuare a inseguire il fare, a tuffarti in sempre più attività e a cercare sempre di più nel mondo esterno, oppure puoi iniziare a guardarti dentro, a scoprire te stesso, capendo che le sensazioni di cui vai in cerca non possono provenire da niente di esterno. Non sono gli oggetti o i successi che ti daranno pace, ma solo il ritorno a te stesso.

Forse la vera sfida, però, è integrare queste due realtà. I Sufi dicono di essere “nel mondo ma non del mondo”. Questa è la vera rivoluzione: agire nel mondo, ma rimanere connessi alla nostra interiorità. Vivere non significa fare per il solo scopo di fare, ma portare nel mondo ciò che sentiamo essere più vero, più intimo, più autentico. Il problema è che spesso siamo troppo identificati con ciò che facciamo e con i ruoli che ricopriamo, perdendo di vista chi siamo veramente.

L’identificazione è la radice di questo problema. Ci identifichiamo con il nostro corpo, la nostra mente, i nostri pensieri e ci convinciamo che la vita sia la nostra vita, un possesso da difendere. Ma la vita non è qualcosa che ci appartiene, siamo noi che apparteniamo alla vita. Quando smettiamo di vedere la vita come un possesso, cessiamo anche di avere paura di perderla, e con essa svanisce gran parte delle nostre ansie e preoccupazioni.

🌍 Questo è il grande gioco della coscienza: nascondersi nelle forme e nei nomi, e poi dimenticare di essere coscienza stessa. Quando smettiamo di identificarci con queste forme, scopriamo la verità: non siamo ciò che facciamo, ma l’essere dietro tutto questo. E in quel momento, finalmente, smettiamo di volere e iniziamo a vivere.

 

Autore

Malcolm Bilota

https://youtu.be/4BqA-LlJ2Oo

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